Se non fosse stato per una guarigione miracolosa operata dal Signore per intercessione di Fratel Lorenzo dello Spirito Santo, mai e poi mai avrei pensato di scrivere la sua vita e di diffondere la conoscenza della sua figura tra i fedeli. Se da alcuni anni mi sto interessando di lui, insieme ai Padri passionisti, promuovendone anche la devozione è perché il Signore, da quanto mi sembra di capire, vuole proprio così! A questa opera di divulgazione si unisce anche la mia sentita riconoscenza verso Fratel Lorenzo per quello che ha fatto e per quanto tuttora sta compiendo nella mia vita. Se la grazia della guarigione ti riempie il cuore di gioia perché tocchi con mano la misericordia di Dio, ancora più grande é la gioia che prova lo spirito quando riceve tanto bene da parte del Signore. Bene che ti elargisce attraverso i suoi servi buoni e fedeli.

Non ho conosciuto personalmente Fratel Lorenzo, perché quando é morto, mezzo secolo fa, io non ero ancora nato. Lo conoscevano, pero, i miei familiari e i miei parenti, i quali, di tanto in tanto, ne parlavano con ammirazione, anche se con poche notizie. Poche notizie, ma sufficienti a far capire che si trattava di un frate buono e tutto di Dio.

Non conoscendolo di persona non ho provato, di conseguenza, alcun interesse per la sua vita. Confesso, almeno per quello che mi ricordo, di non averlo neanche pregato appositamente. Senz'altro avrà fatto parte delle mie preghiere di suffragio ogni qual volta raccomando al Signore tutti insieme i miei parenti defunti.

Se fino a qualche anno fa Fratel Lorenzo mi rimaneva sconosciuto e lontano dagli affetti che si possono avere verso le persone care, e solo perché non lo conoscevo. Non, dunque, per dimenticanza o indifferenza. Oggi, invece, non cesso mai di pregarlo e di invocarlo.

Fratel Lorenzo, dunque, pur facendo parte della mia famiglia e pur essendo di casa, come si suol dire, rimaneva per me, tuttavia, un estraneo.

Se ora, invece, esce questa pubblicazione sulla sua vita, e perché le cose sono improvvisamente cambiate. Come per incanto, l'indifferenza si é mutata in una forte attenzione. Di fronte alla grazia ricevuta per sua intercessione é nato il desiderio di conoscerlo e di farlo conoscere. Ecco, allora, che mi metto a raccogliere tante testimonianze di persone ancora viventi che l'hanno conosciuto; consulto gli archivi dei Padri passionisti per cercare notizie storiche sulla sua vita; busso ai vari conventi della Provincia religiosa della Presentazione per chiedere notizie ai suoi confratelli che hanno condiviso con lui gran parte della loro vita. Alla fine di questo lungo e faticoso, ma entusiasmante lavoro, scopro con stupore che Fratel Lorenzo e una figura interessante, un uomo di grande fede e di una bellezza spirituale che é propria di chi si innamora di Dio. Non mi sarei mai aspettato di incontrare lungo il mio cammino sacerdotale un uomo di Dio, un gigante della fede, un Testimone perfetto di Cristo, un esempio luminoso di virtù.

Se la vita di Fratel Lorenzo mi lascia stupito per la sua bellezza interiore, ancor più mi sorprende il buon Dio che ama regalare con sorpresa dei doni veramente straordinari.

Ora che ho incontrato Fratel Lorenzo, non dico di averlo conosciuto trappo tardi, ma nel tempo che Dio ha scelto per manifestarlo e perché sia fatto conoscere.

E il tempo del Signore é solo misericordia, grazia e benedizione. Scrive Giovanni Paolo II: «Il più grande omaggio, che tutte le Chiese renderanno a Cristo alla soglia del terzo millennio, sarà la dimostrazione dell'onnipotente presenza del Redentore mediante i frutti di fede, di speranza e di carità in uomini e donne di tante lingue e razze, che hanno seguito Cristo nelle varie forme della vocazione cristiana»; «Le vie della santità sono molteplici, e adatte alla vocazione di ciascuno ...

È ora di riproporre a tutti con convinzione questa "misura alta" della vita cristiana ordinaria: tutta la vita della comunità ecclesiale e delle famiglie cristiane deve portare in questa direzione» (TMA, 37; NMI, 31)